Quando succede una tragedia come il terremoto di oggi in Abruzzo, si parla di sciacallaggio se qualcuno approfitta della situazione per portare dei vantaggi a se stesso.
Gli sciacalli di oggi non sono quelli che rubano un televisore da una casa terremotata, ma sono i giornalisti che, a secco di notizie eclatanti dopo la "questione Englaro", si buttano a capofitto nella nuova tragedia, e credo proprio che per il prossimo mese i nostri tg non ci lasceranno senza aver approfondito almeno 10 minuti di "pagina terremoto". Come se non si sapesse che l'Italia è un Paese a forte rischio sismico, dove non è mai stato stilato un piano di vera salvaguardia dei centri storici, se non a livello estetico. Come sempre prima avviene il danno e poi si corre ai ripari.
Non ne posso più di vedere che la vita di tutti noi viene "sospesa" per lasciare posto alla tragedia. Non ho potuto ascoltare una stazione radio senza sentire le voci lugubri degli speakers, tutti i palinsesti televisivi stravolti da tutto questo, in un'overdose di dolore che ha come unica soluzione spegnere tutto e guardarsi un bel film in dvd.
La gente muore tutti i giorni, continuamente, anche i bambini, purtroppo, ma mi sembra tutto così ipocrita, o forse sono io che non ne posso più di tutto questo voler fare del sensazionalismo a tutti i costi.
Ci sono anche altri sciacalli, cioè i volontari, anche quelli che fanno capo alle assoziazioni più conosciute, che non cercano di aiutare persone in difficoltà, ma solo un altro modo per mettersi in mostra, per fare gli eroi, perché, parole riportate, "che ci andiamo a fare ormai? A preparargli da mangiare e a montargli le tende?". Ancora una volta la conferma che non sempre i volontari sono altruisti, ma tutto il contrario.
Lo so, sono discorsi impopolari e provocatori, ma sono davvero stanca di tutto questo uniformarsi a ciò che TUTTI ritengono giusto, ma giusto per chi? E con che diritto pensano di poter dire che una persona soffre più di un'altra? Magari ci si arrabatta tanto per andare a soccorrere anonimi terremotati a chilometri di distanza e non siamo in grado di alleviare la sofferenza della persona ormai anziana che ci ha messo al mondo.
Ho finito.
(Ogni riferimento a fatti e/o persone è voluto e reale.)
Regalami il tuo sogno
15 anni fa
8 commenti di chi passa di qui:
sui volontari non sono d'accordo, accanto ai grandi capi che si pavoneggiano con i giornalisti c'è una montagna di gente che si fa il mazzo per la soddisfazione di rendersi utile verso chi ha bisogno, ovviamente non sono quelli che vedi in tv...
per il film in dvd, finita la cronaca dei fatti, direi che è l'unica soluzione...
Io intendevo un certo tipo di volontari, non quelli che pensano davvero alla solidarietà, ma più alla figura che loro fanno con la gente. Ovviamente i volontari sono fondamentali in queste circostanze, ma a volte dietro la bontà si nasconde un tornaconto personale che non ha niente a che vedere con l'altruismo.
Cmq ieri sera c'era anche Ocean's eleven, che, per quanto vecchiotto, è sempre un'ottima alternativa.
chiamiamo le cose con il loro nome, quelli sono personaggi da reality show... o realitisciò!
...per il film ottima scelta di evasione
In effetti è uno dei rari esempi di film con sequel in cui questi non sono deludenti, come spesso succede, anche se il primo rimane il migliore.
e tu con che diritto ti permetti di criticare chi scegli di aiutare queste persone perchè lo ritiene giusto?
@ANONIMO
Come ho già scritto nella prima risposta a Bale, mi riferisco ad un certo tipo di persone, non tutte nobili d'animo.
Cmq sarebbe carino firmarsi, anche solo con uno pseudonimo.
Che siano là per semplice buontà d'animo o per fare gli eroi l'importante è che siano là a fare qualcosa per chi non ha più nulla.Mi sembra quindi fuoriluogo permettersi di criticarli rimanendo seduti sul divano di casa guardandosi un dvd
@ CS
E' sicuramente vero che l'importante è essere là, ma se le motivazioni non sono quelle giuste, più che dare una mano potrebbero essere d'intralcio nel ricercare l'inquadratura di una telecamera, nel dare soccorso ad un bambino piuttosto che ad un anziano, tanto è una persona inutile.
Il mio non è un giudizio, ma mi sono sentita irritata dal sentire che il vero interesse non è quello di dare una mano, è l'ipocrisia che non sopporto, il voler apprarire in un certo modo, il sentirsi privilegiato e al di sopra degli altri, questo sto criticando, perchè sono le motivazioni che fanno la differenza nelle azioni, ciò che ti spinge ad agire è fondamentale: uno schiaffo a fin di bene è spesso più producente di una carezza rammollita.
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