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Wonder Woman
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70%
The Flash
70%
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60%
Hulk
45%
Batman
25%

DEDICATO AGLI UOMINI

MENO PISELLO E PIU' PALLE

Coda di paglia?

IN QUELLO CHE SCRIVO CI SONO RIFERIMENTI A PERSONE REALMENTE CONOSCIUTE,
SE VI SENTITE CHIAMATI IN CAUSA, AFFARI VOSTRI, MA FORSE PARLAVO DI QUALCUN ALTRO...


Perché è così difficile assumersi le responsabilità?

sabato 28 febbraio 2009

IL NUCLEARE E' UNA SCORCIATOIA

Il Decalogo del Sole – Dieci principi per un costruire sostenibile

Siamo noi esseri umani i responsabili dell’attuale sviluppo senza futuro. C’è però una buona notizia: noi possiamo imprimere una svolta perché esistono soluzioni applicabili immediatamente. Per realizzarle però è necessario uno sforzo collettivo da parte di tutte le istituzioni sociali, politiche ed economiche.
Il filosofo Hans Jonas formulò il seguente imperativo: ”Agisci in modo che le conseguenze delle tue azioni siano compatibili con la permanenza di un’autentica vita umana sulla Terra”.

I dieci principi sono un assunto individuale e volontario, ma allo stesso tempo rappresentano una guida per tutti coloro che intendono partecipare attivamente a favore di uno sviluppo sostenibile. Lo scopo è quello di incoraggiare ogni singolo ad impegnarsi con entusiasmo e buonsenso ed accelerare così la trasformazione del nostro sistema energetico, sia per quanto riguarda la produzione, che l’utilizzo dell’energia.

1. Noi siamo figli del sole. Il sole è la nostra unica, inesauribile fonte di energia e fondamento di tutte le forme di vita sulla Terra. L’utilizzo dell’energia solare nel nostro modo di costruire ed abitare migliora la qualità di vita.

2. Noi sosteniamo una rivoluzione energetica globale fondata sull’efficienza, sul risparmio energetico e sull’utilizzo di energie rinnovabili.

3. Noi creiamo ambienti di vita sani e confortevoli, che favoriscono la crescita della consapevolezza dei fruitori, risparmiando nel contempo risorse e rispettando l’ambiente. Spazi in cui vivere inseriti nel ciclo naturale e che dialogano con le tradizioni costruttive locali.

4. Noi mettiamo al centro le persone, sia quelle che oggi abitano questi spazi, sia quelle che vi abiteranno domani. Siamo coscienti che l’architettura è espressione di desideri, nostalgie, sogni e bellezza, ma tutto questo non deve essere in contrasto con la vita. Al centro non mettiamo l’individualizzazione della società, ma l’agire solidale. Ogni abitante della Terra ha il diritto di condurre una vita dignitosa.

5. Noi perseguiamo la bellezza e cerchiamo di raggiungere un benessere ecologico, che non metta in pericolo il ciclo naturale pregiudicandone irreversibilmente la capacità di auto-rigenerazione.

6. Noi operiamo consapevoli che gli edifici dovranno essere utilizzati dai 50 fino ai 100 anni ed anche più. Per questo i provvedimenti finalizzati alla salvaguardia dell’ambiente sono efficaci a lungo termine. I quartieri residenziali saranno attuali anche in futuro se esteticamente gradevoli ed attrattivi per tutti.

7. Noi trasformiamo il passato in futuro risanando energeticamente gli edifici esistenti. Questo ci permetterà di impiegare meno energia per assicurare il comfort. Si ridurranno così le emissioni di sostanze inquinanti e di gas ad effetto serra.

8. Noi scegliamo, per tutti gli edifici di nuova costruzione, uno standard che non necessita più (o quasi più) di energia. Impieghiamo materiali sani e tecnologie ecocompatibili considerandone globalmente gli impatti nella valutazione ecologica. Provvediamo inoltre a un’illuminazione e a un’acustica ottimale nonché a una buona qualità dell’aria, in quanto tutti questi fattori incidono in modo significativo sulla qualità di vita.

9. Noi applichiamo con intelligenza le tecniche che utilizzano in modo economico ed efficiente la risorsa energia, consci che anche i cantieri si contraddistinguono per un impatto ambientale ridotto. Allo stesso tempo diamo la preferenza alle energie rinnovabili.

10. Noi siamo innanzitutto flessibili mentalmente. Le nostre azioni sono rivolte ad una mobilità sociale ed ecosostenibile. Noi diamo la precedenza a soluzioni che risparmiano energia e risorse e che sono in grado di venire incontro alle necessità del singolo senza per questo limitare quelle degli altri.

venerdì 27 febbraio 2009

BAMBINI DI OGGI

Lettera vera trovata in un sito internet:

Gentile Dott.ssa, ho 44 anni un bambino di 6 e a volte ho paura che la mia età avanzata non mi faccia essere obbiettiva, separata felicemente, sono una single che frequenta ogni tipologia di amicizie con mio figlio, insieme a una coppia di miei coetanei che hanno una bimba di 6 anni, con questa coppia ci frequentiamo dalle medie, quindi quando i ns. bambini hanno avuto il periodo che si picchiavano non ci siamo preoccupati, quando hanno dichiarato la loro intenzione di sposarsi , abbiamo compreso, ma adesso mio figlio ha assunto uno strano atteggiamento che nè io, nè la mia amica sappiamo spiegarci: quando ci ritroviamo a casa (es.il sabato), lui e la sua amica fingono una lotteria, dove però viene estratta sempre la mia amica (44 anni!!!), la chiamano le fanno togliere le scarpe e mio figlio gli annusa i piedi, poi tutto soddisfatto la saluta!

E' già successo 2 volte, se riaccade come comportarci, e secondo Lei mi devo preoccupare, io non vengo mai scelta!! Forse si è fidanzato con la bambina, ma in realtà gli piace sua mamma!?!?!?!? Questi atteggiamenti fanno parte della normale curiosità infantile, ho mi devo arrendere all'idea che il piccolo sia attratto da donne anziane!! Fra i ns. libri sulla psicologia infantile non abbiamo trovato risposte, se Lei può aiutarci, anche perchè la mia amica minaccia di non lavarsi i piedi per tre giorni almeno lo sciocca!!!!!Grazie

Carinissima l'idea di non lavarsi i piedi per tre giorni, ma chi l'ha detto che il bimbo non apprezzi di più? Tutto questo mi fa capire quanto i gusti personali siano propri di ogni patrimonio genetico e solo secondariamente frutto della società. Del resto chi siamo noi per contestare i gusti degli altri sia che riguardino colori o gusti o preferenze sessuali?

mercoledì 25 febbraio 2009

RIPENSANDOCI

LUI - Sei fatta per me




(frase romantica o sospetto uso di sostanze illecite?)

LEGGERI

Sentirsi più leggeri dopo essersi tolti un peso.
Non c'è niente di meglio.
A volte ci si abitua talmente tanto al dolore e alla sofferenza che non sembra esserci altra alternativa, e continui a dissimulare che vada tutto bene. Però arriva un giorno in cui decidi di aprire gli occhi, o te li fanno aprire con le buone o con le cattive e ti accorgi che potevi risparmiare tanta sofferenza a te e anche agli altri, che avresti potuto farlo tempo fa, quando c'era la tempesta e sarebbe stato solo un qualcosa in più e non un ulteriore schiaffo morale.
E' bello essere rilassati e andare incontro al futuro con fiducia e speranza, anche se le difficoltà perdurano e vanno affrontate, ma il cuore è più leggero e vede più chiaramente ciò che veramente conta. Ma è davvero necessario dover arrivare sempre a certi punti? Bisogna per forza rischiare di perdere tutto? Sono proprio necessarie le "cattive" per dare una svolta?
Poi mi chiedono perché odio sentirmi dire che ho ragione...

lunedì 23 febbraio 2009

EFFETTI COLLATERALI

Certe canzoni non dovrei ascoltarle, ma forse ho bisogno di provare il loro effetto nel mio cuore, come un'iniezione cardiaca che provoca brividi diversi da quelli che avevo finora.

sabato 21 febbraio 2009

ANNUNCI

Si ricercano 20 persone da inserire nel nostro organico per potenziamento zone, così suddivise:
15 persone con attitudini alla vendita per la zona di xxx, per xxx e per l'entroterra xxx.
03 persone con mansioni di Senior Manager,per la zona di xxx, per xxx e per l'entroterra xxx.
02 persone con mansioni manageriali con esperienza nel settore Network Marketing.
Si garantisce inquadramento di legge del settore.
Formazione professionale interna all'azienda ed affiancamento iniziale.
Contattateci per un colloquio personale al xxxxxxxx.
ASTENERSI CURIOSI E PERDITEMPO contattateci se solo seriamente interessati. (possibilità di carriera) Disponibilità di poter lavorare sia part-time o full-time.

Ma come? Non mi dici niente e non devo essere nemmeno curiosa e telefonarti per saperne di più?
Io sarei anche interessata a lavorare, ma forse è meglio dire che è la solita fregatura di vendita di aspirapolveri, depuratori d'acqua, etc. Infatti se non hai timore di dire almeno il settore mi sa che qui non si tratta di intenzioni, ma di circuizione. E dato che sono pienamente capace e cosciente nemmeno ti telefono, mi risparmio qualche centesimo, và!

venerdì 20 febbraio 2009

UNICA

LUI - Ma dove la trovo un'altra come te?
IO - Ma perché la cerchi?

giovedì 19 febbraio 2009

PROPOSTA

Ne ho ricevuta una a cui davvero non avevo mai pensato, ma più passano i giorni e più mi frulla in testa ed assume concretezza. Oggi sono andata a prendere alcune informazioni, a fare piani, progetti e sono davvero interessata a costruire qualcosa per me, qualcosa che mi potrebbe dare soddisfazione, qualcosa che mi potrebbe far uscire dalla situazione in cui mi trovo da ormai troppo tempo.
Sono ad una svolta e ne sono entusiasta, ma vado coi piedi di piombo, cerco di valutare i rischi, cerco di guardare al futuro con fiducia, cerco di salvarmi da sola, perché nessuno lo farà per me, e va benissimo così: preferisco essere l'artefice del mio destino, preferisco attivarmi io, anzichè aspettare qualcuno, perché non voglio piangermi addosso, voglio e posso cambiare la mia vita in meglio. Mi rendo conto di essere davvero cambiata e posso dire di essere orgogliosa di me stessa, eppure perché per tanti è così difficile prendere per mano la propria vita e portarla dove si vuole? Forse perché così possono scaricare la responsabilità su qualcun altro? E che soddisfazione c'è a dare la colpa al destino, al fato, a Dio?

MAMMA?

LEI - Che bello: farai la mamma!
IO - Veramente mi faccio il babbo...

Giuditta

mercoledì 18 febbraio 2009

NON E' DESTINO

Ed ora che hai capito che la situazione è come una funzione sinusoide che hai intenzione di fare?
Ora che non ti puoi nemmeno godere gli "alti" perché sai che ci saranno i "bassi" a seguire come ti comporterai?
Accetterai tutto come inevitabile, anche se sai benissimo che non lo è?
Ti accontenterai per poi poterti lamentare su quanto sia triste la tua vita?
E gli altri, quelli che ti vogliono bene, nonostante li trascuri, come ti comporterai con loro?
Continuerai a non curarti di loro tenendoti i tuoi sensi di colpa e dandoti ogni volta delle scuse nuove?
Pensi che ne valga la pena?
Pensi che ci sia solo la sofferenza a questo mondo?
Lo sai che non è così, ma lamentarsi è più facile.
E fare la vittima.
In realtà sei solo vittima di te stesso e della tua ostinazione, della tua pigrizia, della tua vigliaccheria.
Lo so, sono spietata, ma sai che è così, sono parole dure, ma dette da una persona che ti vuole bene e che spera che tu non sia come una pentola a pressione che tra un po' scoppierà e si autodistruggerà. Non posso stare a guardare e basta, un'amica ti dice anche quello che non vuoi sentire, un'amica cerca di salvarti, un'amica ti starà comunque vicino qualsiasi strada prenderai, perché rispetta le tue decisioni anche se non le condivide.
TVB G.

martedì 17 febbraio 2009

DOMENICA ORE 3.10

(cellulare che squilla mentre me la dormo beatamente)
IO - Pronto? (è un numero che non conosco)
LUI - Ciao! Sono Davide!
IO - Davide chi?
LUI - Davide Guerrini.
IO - Ma io non ti conosco...
LUI - Dai...Non ti ricordi più?
IO - ...ma...veramente...no, non ti conosco.
LUI - Ma che numero mi hai dato?
IO - Guarda che non ti conosco.
LUI - (clic)

Beh, almeno "scusa se ti ho svegliato" poteva anche dirlo, ma ora ho il suo numero, quasi quasi, una di queste sere, quando faccio tardi lo chiamo e vediamo se mi diverto un po' anche io.

mercoledì 11 febbraio 2009

SCUSE

Chi ha detto che il perdono è dovuto? Chi ha detto che le scuse devono essere sempre accettate? Perché oggi è diventato così facile chiedere e pretendere il perdono? Il perdono è una gran cosa, è un vero e proprio dono che si fa ad una persona che ci ha ferito profondamente, ma ci sono due principi imprescindibili:
1) le scuse devono essere sentite ed il pentimento reale. Troppo spesso, invece, è una maniera sbrigativa per porre fine ad una situazione di conflitto, della serie: ti chiedo scusa perché ti vedo ferita, ma in realtà mi importa solo che smetti di farmelo pesare. Se il pentimento non è reale succede inevitabilmente che viene ricommessa la stessa azione, poichè non si ha intenzione di smettere di ferire le persone, è solo un modo per scappare dalle responsabilità.
2) si deve essere pronti a non essere perdonati o scusati, perché l'altra persona ancora non è in grado di andare oltre al dolore che le è stato arrecato. Non si può prendere che le persone abbiano gli stessi tempi di elaborazione di un dolore o un'offesa e non è detto che riescano a superarlo, perché non sempre si dà lo stesso peso alle cose. Non sminuire i sentimenti dell'altro, ma comprenderli potrebbe essere un ottimo punto di partenza.

Non accettare le scuse o non perdonare una persona, poi, non vuol dire che non le si vuole bene, così come accettarle non vuol dire dimenticare il torto subito. Comprensione e rispetto sono la chiave per risolvere ogni situazione,

MIRAGGI

LUI - In tutti questi anni a volte mi sono chiesto se sei davvero esistita o mi sono immaginato tutto.

PERDONARE SE STESSI

Spesso si parla di perdonare gli altri, ma capita che di non saper perdonare se stessi e rinneghiamo il passato, certi episodi che vorremmo non fossero mai esistiti e di cui, magri, ci vergognamo. Beh, innanzitutto il passato è passato e non possiamo cambiarlo, negarlo, poi, serve davvero a poco, piuttosto sarebbe utile chiedersi il perché ci siamo comportati in determinati modi.
Magari è stato tutto frutto del fatto che eravamo giovani e inesperti della vita, oppure che stavamo a contatto con altre persone ed abbiamo agito in conseguenza di loro comportamenti, oppure che siamo davvero così e potremmo rifarlo ancora. Già farsi questo tipo di domande è stare avanti alla maggior parte delle persone che non si pongono la questione, ma continuano ad agire, a sbagliare ed anche a ripetere gli stessi errori.
Dobbiamo essere indulgenti con noi stessi perché se siamo contenti di quello che siamo oggi, di quello che siamo diventati lo dobbiamo all'aver vissuto certe esperienze e magari non avremmo saputo apprezzare ciò che abbiamo se non le avessimo vissute. Se non siamo contenti di ciò che siamo diventati, beh, non è certo accusando il passato che possiamo cambiare le cose, ma il futuro è ancora da scrivere e possiamo concentrarci su quello per dare una svolta alla nostra vita.

martedì 10 febbraio 2009

SASSOLINI

Me ne sono tolta uno che mi portavo dietro da oltre dieci anni e ora mi sento più leggera. E' stato persino bello chiarire, a volte imbarazzante, ma sono davvero contenta di aver finalmente vuotato il sacco. Per fortuna dall'altra parte ho trovato una persona altrettanto intelligente, ma soprattutto pronta ad ascoltare, a mettersi in discussione, ad ammettere i propri sbagli.
E' stato davvero liberatorio poter finalmente far uscire la rabbia, la delusione, la paura, i dubbi e tutto quello che mi sono portata dietro per tanto tempo. Ho scoperto che anche dall'altra parte era rimasto qualcosa in sospeso, che c'era sempre stata la voglia di riparlare, ma non abbiamo mai trovato il coraggio, o forse solo l'occasione. Una come quella che ho colto sabato scorso partecipando alla cena che oggi mi ha permesso di essere così serena.
E' stata una mia volontà e ora sono sempre più convinta che siamo noi gli artefici della nostra vita, con le nostre piccole o grandi scelte, con il nostro aprirci ad una nuova eventualità, e non rinchiudendoci nelle nostre convinzioni lasciando che la vita ci giri intorno, in modo da poter accusare il destino o quant'altro per ciò che ci succede. Se non ci vogliamo assumere le responsabilità di ciò che facciamo non possiamo dare la colpa a chi sceglie al posto nostro: è davvero un comportamento vigliacco.
Sono stata molto diretta, ma gentile, chiara ed esplicita, ma rispettosa del punto di vista altrui e tutto questo è stato apprezzato, anzi, è stato sempre apprezzato. Sono contenta di essere così, di dire le cose come stanno, di vedere e far vedere la realtà per quello che è, non ho paura, non mi nascondo, non voglio più farlo, lo so che tutti preferiscono l'ipocrisia, ma io voglio vivere alla luce del sole, sempre con rispetto ed educazione, anche se la veritàfa male.
E' proprio così difficile guardare le cose come stanno? O assumersi le proprie responsabilità? Perché certe persone nemmeno ci provano a guardarla la realtà e continuano a vivere come su un palco?

OTTENERE QUELLO CHE VUOI

L'esperienza è quello che ottieni quando non ottieni quello che vuoi.

prof. Randy Pausch


lunedì 9 febbraio 2009

STAMATTINA ORE 10.10

DIETRO LA CURVA...

...UN MARE DI NEBBIA

sabato 7 febbraio 2009

TRISTE, MA BELLISSIMA


Way Out West - Don't Forget Me
There’s just one thing that I need to say
Before I close my eyes and walk away
There’s just one thing that I need to feel
Before I walk away against my will

There’s just one thing that I need to hear
Before I walk away for the last time
There’s just one thing that I need to see
Before I take this chance and set us free

Don’t forget me
Don’t regret me
Don’t suspect me
Don’t neglect me

The memory of this still reminds me of you
The memory of this still reminds me
The memory of this still reminds me of you
And that is where you’ll find me

Stars in your eyes
Did you take the time to realize

Can you count the stars in your eyes?
Did you take the time to realize?

There’s just one thing that I need to say
Before I close my eyes and walk away
There’s just one thing that I need to feel
Before I walk away against my will

Don’t forget me
Don’t regret me
The memory of this still reminds me of you
Don’t suspect me
The memory of this still reminds me
Don’t neglect me
The memory of this still reminds me of you

The memory of this still reminds me
Stars in your eyes
Did you take the time to realize?

Non Dimenticarmi
C'è solo una cosa che ho bisogno di dire
Prima di chiudere gli occhi e andar via
C'è solo una cosa che ho bisogno di provare
Prima di andar via contro la mia volontà

C'è solo una cosa che ho bisogno di sentire
Prima di andar via per l'ultima volta
C'è solo una cosa che ho bisogno di vedere
Prima di cogliere quest'opportunità e renderci liberi

Non dimenticarmi
Non rimpiangermi
Non sospettarmi
Non rinnegarmi

Il ricordo di questo mi ricorda ancora di te
Il ricordo di questo mi ricorda ancora
Il ricordo di questo mi ricorda ancora di te
Ed ecco dove mi troverai

Stelle nei tuoi occhi
Ti sei presa del tempo per renderti conto?

Riesci a contare le stelle nei tuoi occhi?
Ti sei presa del tempo per renderti conto?

C'è solo una cosa che ho bisogno di dire
Prima di chiudere gli occhi e andar via
C'è solo una cosa che ho bisogno di provare
Prima di andar via contro la mia volontà

Non dimenticarmi
Non rimpiangermi
Il ricordo di questo mi ricorda ancora di te
Non sospettarmi
Il ricordo di questo mi ricorda ancora
Non rinnegarmi
Il ricordo di questo mi ricorda ancora di te

Il ricordo di questo mi ricorda ancora
Stelle nei tuoi occhi
Ti sei presa del tempo per renderti conto?

SATURA

Lei sta così e la capisco benissimo.
Non è piacevole quando hai la consapevolezza che, per quante possibilità di riscatto puoi dare ad una persona, è difficile che tutto torni a posto. E lo sai, non puoi far finta di niente. Lo ami, ma sai che le cose sono cambiate, sai che succederà ancora e quando accade, forse provi sempre meno dolore, perché aumenta la rabbia. Ma non è una rabbia fine a se stessa, è una rabbia di saturazione, di conferma di ciò che già sapevi. E basta poco per far crollare tutto il castello che avevi cercato di ricostruire, ma ti trovi sempre punto e da capo.
Non sai se mollare, sai solo che non ne puoi più di andare avanti così e ti si prospetta un futuro ancora peggiore di una situazione già di per sè difficile e precaria. E vai avanti perché finché c'è del sentimento c'è fiducia, finché ancora vuoi che quella persona faccia parte della tua vita. E va bene così. Anche se dentro ti stai logorando e prosciugando tutto l'amore che hai e ti fai mille domande per una scelta che dovrai fare, in un senso o nell'altro.
Puoi farcela, supererai anche questa, perché sai che cosa vuoi e che cosa sia meglio per te.
TVB

venerdì 6 febbraio 2009

RIFARSI UNA VITA

Forse verremo giudicati negativamente, ma finché potremo dire la verità, saremo in tempo per cominciare una nuova vita.

Orpheus

giovedì 5 febbraio 2009

MA ANCORA LI' DENTRO STA?


MASCHERE VUOTE

Non c'è mascherata che riempia il vuoto della solitudine

dal film: Anastasia

ANCORA?

Della serie: certa gente non imparerà mai:


Bene, bravo bis...schero

mercoledì 4 febbraio 2009

BUCHE

IO - Scusa, ma non posso passare da te, mi perdoni?
LEI - Certo! Con tutte le buche che ti ho dato io si troverebbe il petrolio.

Silvia

martedì 3 febbraio 2009

DA PARTE

Una donna che sacrifica se stessa per un uomo perde la dignità.
Però ci sono delle eccezioni.
Ci sono situazioni in cui ti rendi conto che il tuo uomo sta male, che non può dedicarsi a te, non perché non vuole, ma perché ha ben altro per la testa, problemi da affrontare e da risolvere su più campi. Bisogna saper riconoscere questi momenti e capire che la mancanza di attenzioni e di entusiasmo non è dovuta ad una diminuzione dell'amore, ma all'aumentare delle preoccupazioni. Una donna deve saper mettersi da parte per poter permettere al suo uomo di risolversi i problemi anche da solo, senza che lei cerchi di trovargli delle soluzioni, in questo modo si ottengono due cose: l'uomo si sente orgoglioso di se stesso perché risolve le situazioni complicate, al tempo stesso si sente libero di tornare dalla sua donna e di poter gioire con lei per aver superato un momento difficile.
Purtroppo tante donne non riescono a farlo perché hanno paura di perdere il controllo, perché non comprendono che il malumore di un uomo possa non dipendere da loro, ma soprattutto perché hanno poca autostima e poca fiducia nel rapporto e vanno nel panico perché quello che manca loro è solo una perenne e costante attenzione. Ma questo non è possibile perché ci saranno sempre dei momenti in cui bisogna saper mettersi da parte per dare la precedenza ad un figlio, ad un amico o ad altri problemi e bisogna saper riconoscere questi momenti, ben sapendo che verrà anche il nostro di momento di essere messe al primo posto.
Su questo non ho dubbi perché ho fiducia e la fiducia si dà, non si chiede.

Non si sbaglia a dare fiducia, si sbaglia a tradirla.

PROGRESSI

Occorrerebbe una maggiore attenzione alla formazione ed educazione delle persone. Un vero progresso di civiltà (e non di telefonino).

Paul Vargiak

lunedì 2 febbraio 2009

CAMBIAMENTI

Tutte le rivoluzioni societarie partono dall'individuo singolo, partono dalle minoranze. In ogni campo, salla storia dell'arte alla politica, ricordiamo coloro che hanno cambiato il modo di pensare dei loro tempi e l'hanno cambiato andando contro tutto e tutti, contro ciò che era considerato "normale" ed accettato ovunque. Eppure anche dopo secoli e secoli non riusciamo ad imparare e, per quanto si professi progressista, la società di oggi è ancora incapace di accettare il cambiamento e preferisce continuare a mantenere lo status quo di calma (apparente).
Perché tante persone preferiscono vivere nell'ipocrisia, piuttosto che lottare per avere davvero ciò che vogliono? E' solo voglia di vittimismo, vigliaccheria, adeguamento al comune costume o semplicemente pigrizia e poca voglia di impegnarsi?

domenica 1 febbraio 2009

COME MI SONO RIDOTTA

Sentire le persone vicine anche quando non le puoi vedere è una sensazione che mi porto dentro da un bel po' di tempo, insieme a quella di sapere che non sono sola, che c'è qualcuno che mi capisce, che mi comprendere o anche solo mi ascolta. Non è da tutti saper ascoltare, siamo sempre tutti troppo presi dal parlare, parlare, parlare, ma è raro trovare qualcuno che riesce a non dover per forza riempire un vuoto.
Tante persone non capiscono, non riescono e nemmeno ci provano a farlo, perché sono ormai costretti in un ruolo, in certi preconcetti e non si sono ancora resi conto che la vita non è immutabile, ma cambia ogni giorno. E anche se sembra che siano loro a provare compassione per me, in realtà sono io a sentire pena per loro, per la loro chiusura mentale, per il loro non riuscire ad andare aldilà di certi schemi ormai obsoleti.
I problemi li abbiamo tutti, i pensieri cupi anche, sapere che in qualche modo dovrò arrivare a sera o a fine mese con quello che ho, senza farmi prendere dall'ansia. Però in fondo so che quello che conta davvero è sapere di non essere sola, che la mia vera ricchezza sono gli affetti, quello che mi lega a persone che mi sono scelta, quelle persone che mi sono vicine anche se non fisicamente e che mi danno forza e gioia, con cui discuto, di cui non condivido le decisioni a volte, ma so che siamo sempre uniti, nonostante tutto.
L'ho sempre detto: SONO FORTUNATA.