Mi sento spesso ripetere di conversazioni con persone che non sono d'accordo con le scelte che facciamo e contestano questo modo di vivere come sbagliato. Ci parlano come se fossimo degli alieni venuti da chissà quale pianeta per avere certe idee in testa (ma da chi le abbiamo imparate poi?), cercano di farci sentire in colpa per la strada che ci siamo scelti, qualunque essa sia.
Perché certe persone si sentono sempre in dovere di dirci che cosa dobbiamo o non dobbiamo fare a proposito delle nostre scelte di vita? E chi lo ha deciso che quello che scegliamo noi non sia giusto? Mi rendo conto che vivere all'interno di una società comporta l'adeguamento a ben determinate regole comportamentali, ma sui sentimenti ognuno dovrebbe decidere per conto proprio. Poi però capisco che tutto questo discorso è quasi un'utopia in una nazione dove la religione è usata come metro di giudizio, la tolleranza non esiste quasi più, dove tutti sono pronti a puntare il dito contro di te per ogni minimo passo falso (e rimani marchiato a vita).
Il cercare di essere felici è un diritto che abbiamo, un obiettivo che perseguiamo, e allora perché ad un certo momento ci dicono che non dobbiamo più farlo? Sono le persone che hanno semplicemente smesso di credere ai sentimenti oppure essere votati alla sofferenza è la nostra condizione ideale?
Regalami il tuo sogno
15 anni fa
11 commenti di chi passa di qui:
O molto più semplicemente insinuiamo in queste persone, che non rischiano niente nella vita per essere felici, il dubbio che visto che qualcuno la pensa diversamente da loro potrebbero sbagliarsi?
Sì anche questo, ma è perché hanno smesso di crederci e si sono adeguati, mentre noi gli mostriamo che volendo si può, quindi li mettiamo di fronte al fatto che le loro vite avrebbero potuto essere diverse.
O forse, semplicemente, negano che possa esserci un altro modo di pensare.
P.S. Questo post me lo hai ispirato tu, lo sai vero? ;-)
Moi? E perchè?
Da un tuo post e dai discorsi che facciamo
è per questo che alle mie figlie ho sempre insegnato una cosa fondamentale: "distinguetevi dalla massa, sempre. Nel fare, nel dire e nel pensare".
Baci...:)
@ shot
Sì, anche a me, però poi bisogna anche dare l'esempio (e tu sei coerente in questo)
la vita è una scala... in tutto.
uno può rimanere fermo su quel gradino e accontentarsi... oppure provare a salire su quelli più sopra ovviamente. Più brutto è scendere, perchè una volta scesi si prende coscenza di quello che può capitare anche a noi... ma quello che è peggio è che noi saremmo coscenti mentre probabilmente chi incontriamo non lo è...
mmmm... mi sono capito?
La coscienza e la coerenza sono come sorelle :)
brutte...
sono come le sorellastre di cenerentola dici?
eh già XD
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