L'ho scelto io.
Voglio la gallina domani.
Domani arriverà e sarà meraviglioso.
Perché è così difficile assumersi le responsabilità?
mercoledì 31 dicembre 2008
TENER FEDE ALLA PAROLA DATA
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lunedì 29 dicembre 2008
INCOMPRENSIONI
A volte si creano incomprensioni in un rapporto perché diamo un significato diverso a ciò che diciamo e a ciò che ci viene detto. Sono proprio le parole che ci fanno spesso confondere, che ci fanno sentire delusi, che ci fanno dare per scontate cose che in realtà non esistono. Però ogni volta che ci si trova di fronte ad un equivoco è bene chiarirlo, subito, immediatamente, altrimenti tutto quello che viene dopo, parole e gesti, è falsato da una base di partenza errata e non ha proprio alcun senso di esistere.
Le incomprensioni possono generare reazioni insensate, possono degenerare in zone oscure in cui esiste solo la paura, in cui si dicono cose che non si pensano e si agisce in maniera incontrollata. Ma allora perché continuare ad alimentare le incomprensioni? E' così difficile mantenere chiarezza, coerenza, dire le cose come stanno in realtà? Non sarebbe meglio evitare di cadere in certe situazioni proprio perché non hanno motivo di esistere?
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domenica 28 dicembre 2008
IL CONFINE
Il confine tra l'essere buoni e l'essere coglioni è molto sottile
e qualcuno l'ha superato abbondantemente :-)
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sabato 27 dicembre 2008
CHE AMICHE SONO...
...quelle che non ti avvertono se non possono venire a cena da te?
...quelle che non ti avvertono se non potete più incontrarvi per scambiarvi i regali di Natale?
...quelle che, passata la tempesta, tornano nell'oblio?
...quelle che non ti hanno più fatto gli auguri di compleanno e nemmeno di Natale?
...quelle che non vedi e non senti da più di un anno e ti mandano una email con una breve frase di auguri di Natale?
A qualcuno lo farò notare, per dare un'ultima possibilità, alle altre offrirò ciò che riservano a me: INDIFFERENZA.
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UN GIORNO SPECIALE
Oggi non è che un giorno qualunque di tutti i giorni che verranno, ma ciò che farai in tutti i giorni che verranno dipende da quello che farai oggi.
Ernest Hemingway
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martedì 23 dicembre 2008
COLPA MIA
No, non potevo più aspettare (perché sono mesi che aspetto e che prendo porte in faccia).
Magari sprecherò tutto (anche se sono contro ogni forma di spreco).
Mi sono già fatta un esame di coscienza (me li sono sempre fatti).
Sorrido oggi, domani e tutti i giorni che verranno (perché sono in pace con me stessa).
Non posso permettere di essere ancora una seconda scelta (io sono WONDER WOMAN).
Stavolta terrò fede a quello che mi sono prefissata (per non essere umiliata ancora).
Sono stanca di conti alla rovescia e di promesse non mantenute (voglio solo un po' di serenità).
Non avrò il muso lungo e vivrò quietamente (perché so quello che voglio e l'ho sempre saputo).
Sono una vera STRONZA e stavolta lo sarò fino in fondo (perchè MI VOGLIO BENE!!!)
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WARNING
Si avvertono gli uccelli in circolazione di tenersi alla larga dalla sottoscritta onde evitare che l'episodio odierno sia l'inizio di un'ecatombe.
Procedendo nell'apposita corsia con il proprio autoveicolo, la sottoscritta ha notato un piccione appena planato qualche metro davanti a lei. Ipotizzando che esso, come il 99% dei volatili, provvedesse a librarsi in volo non si è preoccupata di invadere l'altra corsia usando l'apposito dispositivo segnaletico, ma ha proseguito ignara dei propositi suicidi piccioneschi.
Non avendo notato alcuno svolazzar di penne, nè tantomeno alcun urto sotto la di lei autovettura, la sottoscritta ha, comunque, posto lo sguardo sullo specchietto retrovisore, notando al centro della corsia il pennuto suddetto che, come ad invocar al cielo, era purtroppo rimasto colpito lasciando una delle sue ali in posizione ortogonale alla strada carrabile.
Rammaricandosi dell'accaduto la sottoscritta si solleva da ogni responsabilità, anzi, coglie l'occasione per informare ogni altro volatile a rispettare la segnaletica apposita ed a frequentare corsi di tempismo onde evitare il ripetersi di tali incresciosi episodi.
l'Ammazzauscelli
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lunedì 22 dicembre 2008
LIBERTA'
La libertà in un rapporto dovrebbe stare al primo posto in assoluto, dovremmo sentirci liberi di essere sempre noi stessi, di fare ciò che vogliamo, è per questo che dovremmo innamorarci di una persona per quello che davvero è e non dell'immagine che ci siamo fatti di lei. Purtroppo la maturità sentimentale non è una questione di età biologica, perché si forma con l'esperienza e con il ragionamento, soprattutto con la coscienza di non voler ripetere gli stessi errori. Tante donne commettono, invece, proprio l'errore di investire troppo in un rapporto sentimentale, si comportano in maniera ossessiva e questo fa scappare gli uomini, anzi, farebbe scappare qualsiasi persona abbia una vita da mandare avanti, degli interessi.
A volte l'istinto di voler sentire la persona amata nei momenti in cui ci manca di più porta ad opprimerla e allora mi chiedo: non sarebbe meglio lasciare ad ognuno il proprio spazio e magari anche il desiderio di cercarci? E' davvero cercando sempre una persona che otterremo che lei ci cerchi o non è piuttosto il contrario?
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Etichette: domande
BROTHERS & SISTERS
Ogni cosa ha un prezzo: decidi se ne vale la pena.
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Etichette: film telefilm e cartoni
venerdì 19 dicembre 2008
SEMPRE LE SOLITE SCUSE
Per non agire si possono trovare mille scuse:
- impedimenti meteorologici
- mancanza di forze
- mancanza di tempo
- finta volontà di protezione
- finta volontà di non far soffrire
Si trovano tutte pur di non aprire gli occhi e rimandare, rimandare, rimandare...
Alla fine quello che conta è il risultato, come nel calcio: mille polemiche sugli arbitraggi, ma quello che conta è portare i 3 punti a casa.
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Etichette: schifo
TERMINI
E' vero che contano soprattutto i fatti più delle parole, ma certi termini ed espressioni andrebbero cancellati, o, comunque, usati a proposito e non come alibi:
forse sì
forse no
non lo so
non ci sono abituato
Esempio: "Secondo me" indica un'opinione, ma se lo dice un capostazione non ha senso: "Secondo me il treno sta partendo dal binario 200".
Come dite? Nemmeno a Termini c'è il binario 200?
Infatti sta da un'altra parte, ma vi assicuro che c'è.
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giovedì 18 dicembre 2008
AGGIORNAMENTI
Notizie buone a metà, ma si sapeva che la strada è ancora lunga.
Finalmente il portafogli respira un po'.
Quasi risolta la questione cellulare.
Pranzo con un'amica che si vuole rinchiudere.
Biglietti comprati.
Lista regali in via di completamento.
Ma tanto il regalo più bello lo avrò il prossimo anno.
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mercoledì 17 dicembre 2008
RAF - NON E' MAI UN ERRORE
Ti ascolto respirare non scatto la fotografia
Non porterò nessuna traccia dentro me
niente che dovrò rimuovere.
Se hai giocato è uguale anche se adesso fa male
Se hai amato era amore, non è mai un errore
Era bello sentirti e tenerti vicino
Anche solo per lo spazio di un mattino.
Ti guardo per l’ ultima volta mentre vai via
Ti vedo camminare, è come per magia
non sarai pensieri, non sarai realtà
Sai che bello, sai che felicità..
Se hai sbagliato è uguale anche se adesso fa male
Se hai amato era amore e non è mai un errore
Era bello guardarti e tenerti per mano
O anche solo immaginarti da lontano
E se hai mentito è uguale ora lasciami andare
Ma se hai amato era amore e non è mai un errore
Era bello sentirti, rimanerti vicino
Anche solo per lo spazio di un mattino
Entrerò nei tuoi pensieri di una notte che non dormi
e sentirai freddo dentro
Entrerò dentro ad un sogno, quando è già mattino
e per quel giorno tu mi porterai con te
Se hai giocato è uguale anche se ancora fa male
Ma se hai amato era amore e non è mai un errore
Era bello sentirti e tenerti vicino
Anche solo nella luce del mattino
E se hai mentito è uguale ma ora lasciami andare
Se hai amato l’ amore non sarà mai l’ errore
E’ stato bello seguirti, rimanerti vicino
anche solo per lo spazio di un mattino.
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martedì 16 dicembre 2008
LETTO COMODO
Il mio letto è proprio comodo.
Lo sapevo già, ma me lo hanno detto ancora.
Ma forse sono io che sono accomodante e mi circondo di cose e persone che mi fanno stare bene, che mi aiutano a sorridere, e che mi rischiarano i momenti bui.
Per questo quando mi sento sola penso a loro e mi sollevo l'umore.
:-)
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Etichette: amici, depressione, felicità
PACCHETTO COMPLETO
Devo pensare che è inevitabile.
L'ho scelto io, perché non voglio accontentarmi.
Non voglio le cose a metà.
Gli lascio la libertà di decidere con i suoi tempi.
Del resto è quello che vorrei anche io.
Ho tante cose a cui pensare.
Il desiderio non deve far stare male, altrimenti è solo possesso.
E invece siamo liberi.
Liberi di andare o di tornare.
E tornerà.
Di questo sono sicura.
E se non torna, pazienza.
Ho comunque la mia vita.
E quella nessuno me la può portare via.
Non rinnego niente.
Non sono pentita di niente.
E questo vuol dire che è quello che davvero voglio.
Io amo e basta.
Tutto il resto non posso controllarlo.
E nemmeno mi interessa.
Non sarà facile, ma va bene così.
Voglio stare in pace con me stessa.
Amare me stessa.
Amare gli altri.
Amare e basta.
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lunedì 15 dicembre 2008
PIRCIULLINA
Non si può parlare ai bambini come agli adulti, non si possono trattare i bambini come fossero adulti, loro si appoggiano a noi, ci cercano, vogliono solo un po' di attenzione, un po' di affetto, un po' di allegria. Vogliono solo poter esprimere il loro bisogno di fantasia, di gioco.
Forse ci dimentichiamo che tutti ne abbiamo bisogno, anche noi adulti, abbiamo bisogno di essere ascoltati, compresi, amati. Abbiamo bisogno di esprimere ciò che proviamo, abbiamo bisogno di ascoltare nuove storie, che sia un libro, un film o vita vissuta.
Così si creano i legami tra le persone, per i bambini e per gli adulti, con la solidarietà, con la comprensione, col sorriso di una serata speciale.
E la soddisfazione più grande per me è vedere che le persone che mi piacciono si piacciono anche tra di loro, che i miei amici, per quanto diversi per tanti aspetti, hanno quello stesso spirito che voglio nelle persone di cui scelgo di circordarmi. Sì, perché, per quanto sia fortunata nell'averli incontrati, sono io a fare in modo che rimangano nella mia vita per ricevere ogni volta quell'affetto speciale che mi fa stare bene.
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OPPOSTI O SIMILI
Ho sentito dire, non mi ricordo da chi, che ci si innamora dei difetti delle persone, vale a dire che quell'aspetto che ci attrae tanto all'inizio, con l'andare del tempo diventa l'elemento che più non sopportiamo nel nostro partner. A volte ci piace il modo di ragionare di una persona, la sua logica, la sua "testolina", poi succede che quello stesso modo di ragionare ci si ritorce contro perché riesce a cogliere l'essenza delle cose e ci mette di fronte alle nostre insicurezze, ai nostri limiti. Oppure il modo di prendere i problemi con leggerezza, la capacità di sognare può diventare quasi un modo per sfuggire le responsabilità, quasi come essere superficiali. O, ancora, trovare una persona che prende le cose con calma e tranquillità potrebbe apparire come qualcuno che non riesce a reagire nell'immediato perdendo l'attimo giusto in cui agire.
Perché succede questo? Siamo attratti da chi è diverso da noi anche se poi ricerchiamo sempre le affinità? Perché abbiamo più piacere quando troviamo coincidenza di gusti, mentre dovrebbe essere il contrario?
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Etichette: domande
domenica 14 dicembre 2008
MATEMATICA
L'amore non si divide, ma si moltiplica.
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sabato 13 dicembre 2008
venerdì 12 dicembre 2008
SHINYSTAT
Dal mio rilevatore di visite emerge che quasi ogni giorno ho almeno 2 visite dalla città di Parma, si può sapere chi sei?
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Etichette: altro
FARE LA PACE
Gli uomini e le donne hanno due modi completamente diversi di fare la pace: i primi cercano di evitare di parlare dei motivi che hanno portato a discutere, per loro il solo chiedere di fare la pace è la fine di ogni litigio, ci si dà una pacca sulla spalla, un bacio, e si cambia argomento. Per le donne è diverso: loro riescono a fare la pace solo dopo aver chiarito e sviscerato ogni aspetto della questione, e lo fanno perché non succeda di nuovo.
Gli uomini, durante il periodo di tensione, si richiudono in se stessi, rimuginando, mettendo "il muso", senza parlare, poi escono dal loro mutismo e tutto è scomparso. Le donne, nella fase di stress, hanno bisogno di parlare di chiarire ed è bene che lo facciano con qualcun altro, perché devono lasciare agli uomini il tempo per gestire le loro emozioni, finchè sono pronti al dialogo, senza forzarli.
Viene da sè che quando i litigi avvengono tra donne o tra uomini sono più facilmente risolvibili, perché si parla lo stesso "linguaggio". Ed è ironico notare che soprattutto se un uomo è presente al momento di riappacificazione tra donne, anche se non direttamente coinvolto, cercherà di comportarsi alla sua maniera e di proporre soluzioni che si contrappongono fortemente con l'atteggiamento delle donne.
:-)
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giovedì 11 dicembre 2008
PERDONO
Io so perdonare chi è davvero pentito e parla con me perché non succeda di nuovo.
Non voglio essere arrabbiata.
Non voglio essere calpestata.
Voglio quello che dò agli altri:
RISPETTO
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PSICOSOMATICA
La psicosomatica è un ampio campo della patologia che si colloca a metà strada tra la medicina e la psicologia, in quanto indaga la relazione tra mente e corpo, ovvero tra il mondo emozionale ed affettivo e il soma.
Le emozioni negative, come il risentimento, il rimpianto e la preoccupazione possono mantenere il sistema nervoso autonomo (sistema simpatico) in uno stato di eccitazione e il corpo in una condizione di emergenza continua, a volte per un tempo più lungo di quello che l’organismo è in grado di sopportare.
Disturbi di tipo psicosomatico possono manifestarsi nell’apparato gastrointestinale (gastrite, colite ulcerosa, ulcera peptica), nell’apparato cardiocircolatorio (tachicardia, aritmie, cardiopatia ischemica, ipertensione essenziale), nell’apparato respiratorio (asma bronchiale, sindrome iperventilatoria), nell’apparato urogenitale (dolori mestruali, impotenza, eiaculazione precoce o anorgasmia, enuresi), nel sistema cutaneo (la psoriasi, l'acne, la dermatite atopica, il prurito, l'orticaria, la secchezza della cute e delle mucose, la sudorazione profusa), nel sistema muscoloscheletrico (la cefalea tensiva, i crampi muscolari, il torcicollo, la mialgia, l'artrite, dolori al rachide, la cefalea nucale) e nell’alimentazione.
Mi sa che ho parecchie emozioni negative in questo periodo.
Dove le vendono le aspirine per l'anima?
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Etichette: battute mie, depressione
mercoledì 10 dicembre 2008
DICONO DI ME
LUI - Hai due palle da far paura
Giangi
(quasi quasi divento lesbica....)
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martedì 9 dicembre 2008
SPRECHI
Non li sopporto proprio.
Che siano sprechi di cibo, di denaro, di tempo, mi sembra ridicolo e mi fa rabbia pensare che c'è ancora gente che non ha capito la fortuna che ha di stare al mondo, di vivere una vita dignitosa e non capisce il valore di ciò che possiede, ma si permette di sprecarlo ancora e ancora.
Non si può comprare un happy meal solo per la sorpresa, con l'eventualità di buttare il cibo, quando c'è gente che preferisce comprare un po' di carne al figlio invece che per se stesso.
Non si può sprecare il tempo proprio e delle persone che ti stanno aspettando perché non hai voglia di pensare a delle possibilità alternative o non hai il coraggio di assumerti le tue responsabilità.
Lo spreco è mancanza di RISPETTO.
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lunedì 8 dicembre 2008
BUON PARTITO
Non riesco ancora a riprendermi da ciò che ho appena sentito: "ora i medici posso fare la libera professione, quindi un medico potrà guadagnare un sacco di soldi e quindi diventa ancora di più un "buon partito" ". Un "bocconcino" su cui una donna si potrebbe buttare, perché non si guarda al tipo di persona, ma a ciò che ha da offrirti, sì, proprio economicamente parlando. Mi rendo conto che saranno anche passati dei decenni dalla realizzazione sociale e lavorativa di una donna, ma ancora il primo pensiero, proprio di una donna, è quello di accaparrarsi un uomo che guadagni tanto.
Mi sembra che, anziché progredire, la concezione dei ruoli maschili e femminili sia ferma a 50 anni fa, anzi, sia ferma alla preistoria. L'unica differenza è che oggi il pane a casa si porta con lo stetoscopio.
Ma perché ancora c'è la concezione che il cosiddetto "buon partito" debba per forza essere un uomo? Non può esserlo una donna indipendente, con un buon lavoro, con una buona carriera? Ma davvero l'unico obiettivo di una donna deve essere quello di "accasarsi"?
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Etichette: domande
domenica 7 dicembre 2008
IL SOLE ESISTE PER TUTTI
In questa casa che ora è veramente solo mia
Riconosco che sei l'unica persona che conosca
Che incontrando una persona la conosce
E guardandola le parla per la prima volta
Concedendosi una vera lunga sosta
Una sosta dai concetti e i preconcetti
Una sosta dalla prima impressione
Che rischiando di sbagliare
Prova a chiedersi per prima
Cosa sia quella persona veramente
Potrò mai volere bene
Tu che pensi solamente spinta dall'affetto
E non ne vuoi sapere di battaglie d'odio di ripicche e di rancore
E t'intenerisci ad ogni mio difetto
Tu che ridi solamente insieme a me
Insieme a chi sa ridere ma ridere di cuore
Tu che ti metti da parte sempre troppo spesso
E che mi vuoi bene più di quanto faccia con me stesso
E trasceso il concetto di un errore
Ciò che universalmente tutti quanti a questo mondo
Chiamiamo amore
Ti fermo alle luci al tramonto e ti guardo negli occhi
E ti vedo morire
Ti fermo all'inferno e mi perdo perché
Non ti lasci salvare da me
Nego i ricordi peggiori
Richiamo i migliori pensieri
Vorrei ricordassi tra i drammi più brutti
Che il sole esiste per tutti
Esiste per tutti
Esiste per tutti
Ciò che noi sappiamo
ha da tempo superato
ogni scienza logica concetto o commento di filosofia eremita
ciò che non sei tu e che voglio tu capisca
è quanto unico e prezioso insostituibile solo tuo
sia il dono della vita
Ti fermo alle luci al tramonto e ti guardo negli occhi
E ti vedo morire
Ti fermo all'inferno e mi perdo perché
Non ti lasci salvare da me
E nego il negabile
Vivo il possibile
Curo il ricordo
E mi scordo di me
E perdo il momento
Sperando che solo perdendo quel tanto
Tu resti con me
Ti fermo alle luci al tramonto e ti guardo negli occhi
E ti vedo morire
Ti fermo all'inferno e mi perdo perché
Non ti lasci salvare da me
E nego i ricordi peggiori
Richiamo i migliori pensieri
Vorrei ricordassi tra i drammi più brutti
Che il sole esiste per tutti
Esiste per tutti
Esiste per tutti
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giovedì 4 dicembre 2008
EVA
Come mai certe persone ti chiedono di parlare, di ascoltarle, di riflettere, di stare zitta senza replicare, ma poi quando glielo chiedi tu non riescono a tenere la bocca chiusa?
Tanto la stronza sono sempre io, e sono anche insensibile, offensiva, cattiva, che porta rancore, che prende fischi per fiaschi, che risponde male senza motivo, sì sì, è sempre e solo colpa mia, ma solo perché mi metto ancora in certe situazioni.
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Etichette: schifo
UOMINI
>Non è importante quanti uomini ci sono nella tua vita, ma quanta vita
c'è nei tuoi uomini.
Mae West
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Etichette: frasi
LELLA TI VOGLIO BENE
Quando l'ho incontrata la prima volta ho subito avuto l'impressione che fosse molto simpatica e si è creata un'immediata affinità. Ci siamo riviste qualche volta a casa della nostra comune amica che ci aveva fatto conoscere ed ogni volta avevo la stessa impressione di voler approfondire la conoscenza con lei. Però non c'era mai occasione, forse perchè io vivevo a Roma e lei faceva la spola con Firenze, forse perché con due figlie aveva ambienti ed orari diversi dai miei, o forse perché ancora non avevo imparato a fidarmi del mio istinto "streghesco".
E' passato del tempo, ma da un anno e mezzo lei fa parte sempre di più della mia vita e dei miei affetti più cari, è diventata la mia famiglia, quella su cui posso sempre contare, quella con cui si può parlare di sciocchezze o di problemi, quella da cui non ho paura di venir giudicata, ma da cui mi aspetto un parere obiettivo.
Ci vogliamo un bene enorme, anche se ce lo diciamo poco, ma le telefonate fiume, il rispetto delle esigenze e dei tempi dell'altra parlano da soli. Ieri avevo paura a chiamarla, paura di essere invadente, pesante, ossessiva e, dopo mezz'ora che stavo col telefonino in mano le ho mandato un sms che le diceva solo se voleva passare da me dopo cena. Non c'era scritto niente di particolare, ma ha capito che avevo bisogno di lei, che stavolta non è come le altre volte, che da sola non ce la faccio, che il fianco era completamente esposto, senza alcuna corazza.
Ha curato le mie ferite, ha lenito il mio dolore, mi ha accarezzato l'anima come una madre, una sorella, un'amica VERA, che sa anche dirmi dove sbaglio, che sa darmi coraggio e sostegno e mi fa sentire amata davvero.
Lo so che queste parole non sono "rispettose della sua età", ma sono quello che sento e quando la vedrò l'abbraccerò ancora più forte di quanto faccio di solito.
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mercoledì 3 dicembre 2008
BUS STOP
Si avvertono i signori viaggiatori che la prossima sarà l'ultima fermata di questo viaggio.
Solo dopo di essa si potrà sapere se il percorso continuerà ad essere unico o si dividerà in due strade.
Si consiglia di preparsi per tempo all'eventualità di scendere e di non dimenticare oggetti personali a bordo.
Vi auguriamo buon viaggio.
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Etichette: svolte
lunedì 1 dicembre 2008
MASCHERE 2
"Mi accorgo che la gente ha paura delle persone che non si adeguano alle maschere".
Questa frase detta da Sabrina Impacciatore è davvero illuminante e terribile al tempo stesso, perché ci dice che per stare all'interno di un ambiente sociale è preferibile adeguarsi a ciò che la maggioranza pensa, che il conformismo è universalmente accettato sotto lo pseudonimo di "globalizzazione". Mi sembra che ci sia quasi una paura della "diversità", dell'essere unici.
Ma, in realtà, noi stessi siamo unici e irriproducibili, ogni elemento della natura, animato o inanimato lo è, e allora perché ci sentiamo meglio quando ci adeguiamo agli altri? Perché l'omologazione ci rende più sicuri? Perché fa parte del sentirsi nel "branco". Ma poi abbiamo bisogno di esprimere la nostra individualità e lottiamo ogni giorno per fare ciò che veramente vogliamo, ciò che sentiamo di essere. Anche all'interno della coppia funziona così: ci adeguiamo l'uno all'altro, ma poi cerchiamo sempre di affermarci singolarmente, ognuno secondo le proprie esigenze.
Chi non si adegua alle maschere viene spesso additato, allontanato, deriso a volte minacciato. Ma all'interno di una società occorre per forza adeguarsi alle maschere? Oppure sarebbe meglio mettersi una maschera per stare in una società e continuare ad essere ciò che siamo?
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