Si sa: scegliere non è facile. Per niente. Scegliere presuppone la rinuncia a qualcosa, anche rinunciare alla propria moralità, ai valori che ci hanno insegnato. Come si arriva a questo? Probabilmente seguendo quegli stessi principi che ci stanno così stretti, quel senso del "dovere" al di fuori del quale ogni cosa viene vista come "stranezza". Anche omologarsi è una scelta che si paga, si paga con la vergogna, con il rimpianto, con il rimorso di non aver agito quando ne avevamo l'occasione, il tutto il nome di un "sacrificio" che ci viene richiesto dalla società, perché "tutti fanno così". Mica vero.
A volte fare la scelta che davvero sentiamo comporta la consapevolezza di aver perso tutto, perché solo quando non abbiamo niente possiamo capire qual è la cosa che ci manca di più ed a cui non vogliamo rinunciare. Solo quando ci si rende conto che quello che era sempre stato lì non esiste più se ne capisce l'importanza.
Il problema è solo agire per tempo, capire che si sta facendo un grosso errore e saper tornare indietro. Subito. Non ci vuole tanto, quando la strada è finalmente illuminata. Anche io ho dovuto provare la sensazione di perdere qualcosa d'importante per capire che non era quello che volevo, sono tornata indietro e non ho avuto più paura.
Regalami il tuo sogno
15 anni fa
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