Chi ha paura a stare da solo non può stare bene con le altre persone perché la sua voglia di compagnia deriva più da un BISOGNO che da una SCELTA e questo non posso tollerarlo. Non mi piacciono le persone così, che non fanno niente per aprire gli occhi, che pensano che voler bene alle persone derivi da avere qualcosa in cambio, un tornaconto.
Non funziona così.
Chi riesce a stare bene da solo, chi preferisce dire e mettere in pratica il detto "meglio soli che male accompagnati" ha davvero capito come stare al mondo. Chi sta con le persone per pena, per evitare loro sofferenze, per volerle proteggerle, in realtà sta trovando mille scuse per giustificare i propri comportamenti facendo prevalare, ancora una volta, l'apparenza piuttosto che la sostanza.
Se uniamo a questo, dall'altra parte, l'aver intrapreso una direzione completamente contraria, diventa ancora più assurdo e crea confusione, perché è come tenere il piede in due scarpe, come portare avanti due strade, quando se ne può scegliere solo una. QUESTO CREA DOLORE E SOFFERENZA, possibile che non ci si renda conto? Siamo tanto ciechi da preferire un sorriso finto ad una tristezza vera? Perché allora critichiamo tanto il mondo dello spettacolo, se anche le nostre vite vengono vissute come su un palcoscenico?
Regalami il tuo sogno
15 anni fa
4 commenti di chi passa di qui:
Alle volte ci si può sentire soli anche in compagnia ed altre sentirsi in cattiva compagnia quando si è soli.
Il problema credo si riduca tutto nello scegliere con chi stare. E la scelta presuppone ovviamente il preferire.
Quanto al dilemma sorriso finto o tristezza vera, per me nemmeno si pone... Infatti ho sia l'uno che l'altra, contemporaneamente.
E' peggio sentirsi soli pur stando in compagnia che essere davvero soli. Ma poi se qualcuno ci pensa in realtà soli non siamo.
Dici bene... Io ad esempio ho un alter ego intelligentissimo.
Uno solo? Io ne ho mille! :-D
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